Molti attribuiscono la loro poca propensione alla fotografia alla mancata conoscenza della macchina fotografica. Non è così. Chi riesce a dare alla foto quel ‘tocco in più’, non ha bisogno di un libretto di istruzioni.
La fotografia si compone di due parti, come del resto tutte le passioni, la tecnica e l’emozione.
La macchina fotografica, reflex o compatta, è un apparecchio meccanico che ha un funzionamento ben preciso. Il problema però rispetto a un frullatore o una macchinetta del caffè, è l’aspettativa. Tu vuoi fare una certa foto e ti arrabbi se la macchina che hai settato alla perfezione non dà il risultato sperato. E’ colpa della luce, della sua presenza, invadenza, inclinazione. Prima di tutto devi conoscere la luce e poi insieme alla macchina trovare un accordo.
Prova a guardare delle foto, non per forza famose, su instagram, facebook, blog e pensa perché una ti piace e l’altra no. Non importa che la foto sia bella in assoluto, soffermati sul perché piace a te. Saranno i colori? L’inquadratura? I soggetti ripresi? Il rispetto delle regole della composizione (ma anche a volte il loro totale stravolgimento) aiuta a ottenere una foto bella, ma ancor di più conta la passione che c’è dietro. Quella foto ti piace perché ti dice qualcosa, ti smuove, colpisce i tuoi sensi. Avere occhio significa caricare le fotografie di questa emozione. Come si fa ad avere occhio? E’ una dote più o meno innata che si può allenare. Esistono esercizi per migliorare il proprio occhio, ma ci deve essere prima di tutto la propensione a essere creativi.
Se devi fotografare il Duomo dove ti posizioneresti? Probabilmente in un punto in cui riesci a riprendere tutta la facciata. Se nella foto è presente anche una persona farai in modo di vedere tutta la facciata con davanti la persona. Questa foto sarà un ricordo per te, ma non sarà diversa dalle migliaia fatte esattamente alla stessa maniera.
Se dovessi vedere le foto scattate da questi turisti sicuramente preferirei quella delle due ragazze. Una seduta per terra e l’altra che ballava: per loro piazza Duomo sarà quel ricordo.
Alcuni consigli per avere ‘quell’occhio’:
1. se tutti stanno fotografando in un punto, spostati e trovane uno più creativo
2. piega le gambe, sdraiati, avvicinati: le gambe sono il tuo cavalletto e il tuo zoon
3. se visiti per la prima volta un posto soffermati sulle cartoline in vendita (sempre più rare) oppure vai su google immagini: capirai subito le migliori angolazioni e i soggetti più interessanti
4. studia le regole compositive e applicale, con il tempo ti verrà spontaneo utilizzarle
5. scatta per te stesso, per trovare in quel click una tua emozione
6. fotografa ciò che ti piace in continuazione
Il mio occhio mi ha portato a vedere la figura del Duomo raccogliendo del cous cous da terra. L’ho fatta velocemente con il telefono perché il sole stava calando quindi non è perfetta, ha effetti di instagram, è un po’ sfuocata, ma è originale, insolita e creativa. Può piacere o non piacere, ma io facendola ho sentito quel click dentro di me.