“…e poi dovete stampare delle foto rappresentative della vita di Leonardo da incollare su questi fogli bianchi”
Quando ho sentito questa frase, la mia mente ha smesso di recepire tutto il resto. Trovare una ventina di foto significative tra le migliaia che ho in archivio distribuite su vari dispositivi. Etichettare cambi, asciugamani e sacchetti non è niente in confronto a quelle foto. Ritorno lucida quando mi dicono che devo portare il foto racconto “il prima possibile”.
Ho due alternative: spulciare tra le foto caricate su questo sito, stamparle, munirmi di colla e pennarello (tempo stimato un’oretta) oppure fare una composizione dopo aver rivisto 3 anni di foto (tempo indefinito). Chi indovina?
Mi sono impelagata in un lavoraccio senza aver il tempo di farlo, quindi tra inserimento al nido (con relativo corredo da preparare), alla scuola materna, scadenze lavorative, mi sono trovata di notte di fronte a un mondo di ricordi. Nel silenzio della casa sceglievo playlist di Spotify come “una carica di espresso” e mi immergevo in quella valanga di fotografie dove rivivevo momenti anche dimenticati. Molti sono bravi ad archiviare foto, a fare album per avere sottomano quegli istanti, ma io no. Me lo riprometto, ma poi finisco inesorabilmente a procrastinare. Ho bisogno della scadenza e qui cito la frase che è stata la mia guida fin dall’università “le persone funzionano meglio se hanno termini impossibili” (dal film Don’t say a word). “Per fortuna esistono le notti” ho sempre pensato.
Vedere il volto di Leonardo di nuovo paffuto, tondo, ricciolo, spensierato, sorridente, pensare a quello che provavo e riguardare in time lapse le diverse giornate, mi ha fatto stare bene.
Se come me fai fatica a trovare il tempo per i tuoi progetti personali come ad esempio fare un album delle vacanze o del primo anno, fissati una scadenza. Natale è alle porte e puoi pensare di creare un album da regalare. Ti ritroverai a mangiare panettone e a inserire le ultime foto, ma almeno a capodanno sarai contento.
STAMPA LE FOTO. MI RACCOMANDO.
